Thursday, November 30, 2006

Tuesday, November 14, 2006

GMF III... La guerra dei Mondi...

Sabato mattina buio e tempestoso...Raffiche di vento che ostrobothniche mi rendevano oscillante, precario, sussultorio e ondulatorio...Finalmente sopraggiungo, provato ed ancor del tutto instabile alle porte della fortezza Fabrikki...Piccolo ed insignificante come un frocio, ops, come un Frodo alle pendici del monte Fato, ero lì al principio dell'edificio universitario per la consegna dei mattinieri saggi di semioticità. Dopo tre porte chiuse mi avvicino finalmente ad un portone aperto...ed ecco che accade..."O testa de caz', ce senti o non ce senti?!" (tono del mio sms)...Ancora terribilmente assonnato, con gli occhi pieni di sale per il sopracitato malefico vento, mi accingo a constatare la follia del mittente: o che cazzo, l'Eroe...
Appena connetto e mi rendo conto della padronanza del messaggino le mie attività corporee impennano, la lingua si gonfia e la sudorazione incrementa sensibilmente: il tono è quello leggiadro della rivalsa: "E' stato bellissimo, le ho mandate affanculo"...
E qui, amici, cari, parenti e parenti dei cari che seguite la trilogia come fosse meglio di Beautiful potete capire in quale mistico crogiuolo di emozioni si trovasse la mia pochezza. Pertanto, per ulteriori delucidazioni, non potei trattenermi dal telefonare seduta stante a quello che non era più un eroe, ma un mistico, un Krisnha, un Ghandi...Il tono era quello distaccato dei profeti subito dopo la Pentecoste, difatti egli rideva nel massimo giubilio di chi ignora la carne, e lo faceva in tutte le lingue del mondo... Ancora assonnato per i bagordi al Gigglin Marlin e ancora visibilmente emozionato dalla sua presa di posizione anarchico irredentista nei confronti del supercolosso mondiale capitalistico della figa "colui che cammina sulle acque (ghiacciate), mi rincuorò e mi promise dettagliate spiegazioni a riguardo di ciò che era accaduto.
Come un povero beduino nel deserto che si vede aprire un Coop anzi, come una povera Coop che si accorge della stella cometa, mi fiondai a mille all'ora verso il dimentico Suvilahti...
Pedalando come un moderno bestemmievole Girardengo mi trovai alle soglie di casa nell'arco di un quarto d'ora. Ed ivi lo trovai, si ergeva ben distante dal suo sudario talarico, un aura di saggezza e piacevolezza sorgeva da sotto i suoi piedi, e come se non bastasse un cherubino cino koreano gli cuoceva della pasta scotta poco dietro le spalle.
"Che cazzo hai fatto?" proruppi!
E lui, irraggiungibile, "In verità in verità ti dico, era una troia"...
Gia ieri le avevo predetto che mi avrebbe tradito prima che il gallo cantasse tre volte,alla seconda volta, al comparire malandrino di un paio di corna sapevo per certo che più di vacca non era...
E così incominciò una mattinata di racconti giubilici, bardi e giullari agli angoli di Suvilathi narravano e prosavano incessantemente su questa meravigliosa storia...Così decidemmo di andare a prendere il latte...
Prendendoci tutta la calma necessaria al grande evento tornammo qualche minuto dopo, quando mi accorsi di uno strano pezzo di carta proprio innazi il nostro uscio..."Qualcuno ci vuole male", notai, e nient'altro era che la più cupa delle verità. Aprii la porta con lo sguardo ancor basso e con sommo stupore rilevai "Guarda un po' chi c'è?!"
Erano lì amici, nel sepolcro del santone, come se il regista oramai alla frutta volesse catturare per un ultimo istante il massimo dell'ascolto. Sguardi bassi e trafitti come quelli di due gattemorte di provincia (oppure come di due vacche stanche dopo un'ora di strada e una notte di calciatori) se ne stavano nella nostra cucina come un fottuto niente fosse...L'imbarazzo si poteva accarezzare, tagliare e spalmare sul pane al posto dell'Ovarini. Il guru era a metà tra il divertito e l'incazzato. Daitan tre aveva sconfitto i Meganoidi. Ste brutte troie, aiutate da Mao Tze Tung ci erano piombate a Fort Alamo...
Io incredulo mi misi a cucinare riso e piselli, dopo aver offerto un caffè rappacificatore a tutti quanti...
La troia bionda, come una smaliziata Moana Pozzi, mi esce dal cesso vanagloriando la sua femminilità...E io dopo a ver pensato per un'attimo di togliermi la vita affogandomi nell'acqua della pasta decisi di tenere duro in tutti i sensi, quelli biblici compresi.
L'eroe, che da semplicemente Guru in Guru l'aveva preso finì per ascoltare la di lei senza speranza supplica e andò per boschi a guerreggiar oilalà!
Anzi, nei boschi andò per chiederle spiegazioni. Al ritorno, lei sembrava troia dimessa e pentita, ma fingeva. L'eroe mi disse che nella pericolosità del suo ammagliante e sibillatore sguardo lei aveva ammesso la più atroce verità..."I suoi documenti erano falsi, e il suo era gattamortismo da vacca".
Dopo un pasto lauto e tuttomeno che frugale, forse troppo per le due mignotte, i due clan rivali si dividono per deliberare.
La Scandinavia, schierando poppe e culi insieme a una nocciolina siamese di cervello nella stanza dell'eroe, e io, sempre più Virgilio fuori controllo, e il Levissimo che più altissimo non si può nella mia stanza. "Se ne devono andare disse" e dopo l'ennesimo scambio di battute in Suomi delle due vacchette aggiunse "M'hanno proprio rotto il cazzo".
E mo vedetevelo, di nero vestito, con gli occhi di ghiaccio, il mezzo sigaro in bocca e gli speroni scintillanti si diresse verso il campo dello scontro...la cucina...
Accarezzando il calcio in sandalo delle due pesanti pistole disse: "C'è un treno alle sei...Prendete quello"...Le due finalmente capirono che l'ora dei giochi era finita...armandosi di santa pazienza e dei propri bagagli presero la via dell'esilio...E finalmente l'eroe potè dormire. Il fato malevolo volle che la macchina fotografica di una delle due rimanesse ivi dove questa l'aveva per ultimo lasciata. Sulla scrivania. Così a metà pomeriggio il mio cellulare squillò di nuovo, era lei che la rivoleva...Ma io non volli intervenire e la sbolognai.
Lei tornò con una presunta ora di fatica al forte, timida e con la coda tra le gambe suonò la campana del giudizio...
E l'eroe aprì e consegnò quello che andava riconsegnato. "Kiitos le disse", "Kiitas'Incula" lui pensò...e poi, finalmente, apostolico, onomatopeico e giustificato arrivò....
SBBBAAAAMMMM.....
Perchè Dio perdona, il mio amico no.......

Monday, November 13, 2006

Noi a studiare ci proviamo...MA...





Ma come mai possiamo riuscire a studiare qui?!?! Impegnandoci al massimo, sudando sette camice, bagnando quattoridici paia di jeans e puzzando ventuno paia di scarpe ogni mattina ci svegliamo, cavalchiamo i nostri meccanici ronzini ed infine eccoci al Tritonia...

Sunday, November 12, 2006

GMF...Giornata Mondiale della Figa (II Chapter...)







(...segue)
E fu così, che una volta in stazione, incontrato il povero vecchio pazzo ubriaco, e ascoltato la premonitiva "Ciao ciao bambina" ci apprestammo ad attendere l'arrivo del diretto da Jyvaskyla con incluse le due passeggere, sottolineando la passeggera cara al nostro eroe.
Chiuso tra l'insormontabile incudine e martello dell'attesa egli si aggirava guardingo per l'unico binario disponibile, sino a che finalmente il treno arrivò. Mitica e sublime visione, (ma forse il culo) ella scese, accompagnata da un'eterea e sciatta amica e pretese immediatamente la nerboruta manovalanza dei nostri facendosi portare la valigia. (STRONZA!) Dopo un breve ed erroneo momento passato a selezionare il giusto mezzo di trasporto per Suvilathi eccoci finalmente al nostro appartamento. Niente, le due si riposano dopo un estenuante viaggio, ed al risveglio addirittura aiutano l'eroe nella preparazione della cena. Questa scorre piacevole e serena sulle note di una Pasta al salmone...I successivi piani danzano sui preparativi per la serata...e tadadaan..salta fuori un sospettoso e cornuto regalo inerente la festa del povero San Martino, ovvero un bel paio di cornute suppellettili adite all'uso di copricapo...La serata, nonostante tutti gli amletici dubbi del nostro prosegue, scalmanata, tra casa di Angela, l'Amarillo ed infine il Gigglin'Marlin...Qui, la visione tentatrice, la desertica provocazione comincia, insospettendo sempre più l'eroe di casa, ballando sguaiata prima da sola e poi accettando l'approccio di uno sconosciuto quando il nostro interviene minacciandola di dormirsene in altrui bivacco...Al che il tutto termina, lui serio e impassibile nella sua sicurezza, lei preoccupata ma non troppo...
Ivi animata discussione accadde, parole che non bastano, urli che irrompono quando lei prova la parola più erronea che la situazione suggerisca..."Amicizia"...
Qui il crack più crack che si può, quello che non si fuma ma si vede esplode in tutta la sua prepotenza...Lei a favellare con l'empia amica, lui nell'altra sala ad occuparsi degli affari propri... E così il nostro giunge alla più cupa delle conclusioni mentre lei prova la più tentatrice tra le carte: "lei, glaciale e zoccola, rilancia nel ballo, lo tenta con un saffico "You're welcome", lui freddo come il vento che soffia il mattino tra Hietasaari e Paoloosaari risponde alla John Wayne, "You're welcome stò cazzo". E qui lei piange, falsa come una banconota da cinque euro, ma Russa, tenta invano di rifarselo prima amico e poi in tutti i sensi.
Ma lui, come il muro del pianto si erge a difesa del proprio amorevole onore, dapprima la schifa e poi se ne va dicendo..."Ora prenditi la tua roba, e trovati un letto, che gli amici che dici tu qui ce ne sono molti...
Inutile raccontare quello che solo le solitarie note di una canzone di Ennio Morricone potrebbero dire...L'amore si è incrinato, la Vacca si è dimostrata tale, e l'eroe, con la sua onorevole pistola se ne torna a casa conscio della giusta decisione...Chi balla con te, che ti guardi negli occhi, sennò tanto vale che dorma con una squadra di calciatori...

Festa in maschera...Compleanno Lidia






E mi toccò anche fare Peter Pan...

GMF...Giornata Mondiale della Figa...






10.November.2006
Incredibile ma vero...questa è la storia del mio amico Mauro, raccontanta a sommi capi per non diffondere invidia e gelosia...Il tutto inizia a casa, dove io e il mio nuovo eroe biciclettavamo allegramente canticchiando nenie e stornelli di Cochi e Renato. Dopo svariate peripezie ciclistiche dovute al freddo e al gelo Finlandese (soprattutto al primo) ci troviamo nella piazza principale di Vaasa...E come direbbe un noto Italico poeta, "...Ed è subito sera..." oppure ancora meglio un cantautore "...mai rinascerò cervo a primavera".
Il risveglio della bellezza, il giubilio della carne, invero l'estasi dell'aesthesis, in parole povere, volgari e sin troppo scurrili, la "venuta della figa". Ma torniamo alla cronaca. Io e il nostro, ci fermiamo, sin troppo baldanzosi, a prelevare bancomat. Ed ivi, raggiante come una Madonna il giorno della processione, si presenta un vecchio amore, o più probabile antico desiderio. Si sa, amici, di quei desideri pericolosi e inconfessabili che misero il vecchio Adso alle più cupe penitenze. Penitenziagite dissero, e noi, perversi, penitenziagimmo. Bionda, bella come il sole di ferragosto in una giornata di scandinava neve, cammina fragile ma bella per il viale dirimpetto al nostro. Ovviamente io e il mio eroe, chiedendo il supporto etico,epico e professionale del nostro amico Odino domandammo di riuscire ad ignorarla: ed ecco il primo miracolo! Le abbiamo davvero lasciata perdere...
Come "Sant'Antonio a lu' Desertu che istigato alla carne da lu' demonio, se lu' ciaccava sulla porta" siamo rimontanti sulla garibaldina sella, e abbiamo intrapreso la via che conduceva all'università. Ovviamente, l'intrigante altro non faceva che tentare i nostri più casti pensieri facendoci incontrare le più dolci tra le creature terrestri. Giunti all'università per fare due o tre fotocopie e per domandare, ad esito fallimentare, una fottuta overall, ci rechiamo tristi e sconfitti al Mathilda, noto ristorante e Night Club (molti tra gli altri credono che sia la mensa universitaria). Qui, serena e placida, come la visione della terra durante una ottembrina tempesta, ovvero provocante e sensuale come la visione della figa da vicino incontriamo un'altra sublime creatura, già nota ai più come facente parte delle controversie sentimentali dell'eroe...
Bella come una bellezza acerba, mora senza averne l'aria, occhi di ghiaccio e sorriso timido, eccola tentare il nostro già frastornato e frustrato amico con il più conturbante invito a pranzo. Seduta solinga e solerte nonostante la sua devastante e prepotente bellezza, lanciava sguardi provocatori all'amico. Sembrava urlarne il nome...Ma l'amico...l'amico resistette...e mi disse:" fai tu ma non da lei..."
Io, come un modesto e riduttivo Virgilio, scesi la destra anzichè la sinistra, discesi anzichè salii, spezzai il pane, presi il calice, mangiai, bevetti e ruttai e dissi, "tu si che sei stato un grande, tu si che hai resistito come un moderno Che Guevara sulla Sierra, tu si che ti opponi a Windows come il più improbabile tra i MacOs, tu si che hai ignorato la figa"...

Pertanto ci sedemmo soli e un po' fieri di ciò che avevamo appena fatto, ma la giornata stava solo iniziando. Mangiavamo purè e fegato, e ondate di fighe sorridenti e ammiccanti ci lanciavano sguardi lascivi e provocanti...Noi eravamo uno spettacolo parlante delle nostre interne sofferenze, esaltavamo la virtù della rinuncia con lampi di gestualità italica. In poche parole eravamo uno spettacolo di serie Z, e tutte le ragazze (con cui sono tremendo le lascio quando voglio E POI ME LA PRENDO) ci facevano il verso ridendo sguaiate. Ignorando anche queste biondissime e finniche provocazioni decidemmo di muoverci per il centro.
E come durante la più perversa tra le bibliche punizioni chi incontriamo?La figa amici, la figa provocante,la figa demoniaca. Ovviamente l'abbiamo presa di petto, e questa volta, sempre bionda, sempre bella, con una magliettina leopardata e sopratutto smanicata a meno un grado sotto zero, ho tirato fuori il mio arnese, e ridendo conscio della santità della mia missione ho detto all'eroe, "ho un'idea..."
Presi il mio amico, isolato dalle tentazioni terrene come un santo con la tuta IGNIFIGA, lo feci avvicinare alla bestia tentatrice con una futile scusa e lo fotografai...Il sorriso non è di lussuria, ma è di pace dei sensi, di amore fraterno e di condanna della concupiscenza.
L'eroe non sapeva più ove sbattere la testa...Sapeva di avere una missione proveniente da Jyvaskyla ad attenderlo in stazione sul binario numero uno...E amici, alla fine in stazione ci arrivammo davvero. Ci sentivamo non nella selva oscura, ma comunque circondati da una cosa che oscura lo è lo stesso...Ci sediamo sulla panchina, e come d'incanto incontriamo l'anima peccaminosa di un vecchio ubriacone finlandese che ci canta "Ciao ciao bambina" e ci elemosina delle bottiglie di birra vuote. E poi finalmente "CIUF CIUF CIUF"...Il treno arriva...
E per chi pensasse che la giornata della figa è finita, non siamo altro che al principio...

Thursday, November 09, 2006

Italian dinner + Fontana 2...The Vendetta






Some other pics...JUST FOR FUN...

Italian Dinner + Fontana...IRRIDUCIBBBILI!






Here again in Vaasa...Our poor guys have to spend a bit of time togheter just to party for the result of Finnish exams...Same evening...Fontana organizes a party...Same evening...Nicola organizes a dinner...Same evening...total distruction...

Wednesday, November 08, 2006

When the trickydicky 'comes a truth...



Impossible to say and also to believe...As the Alien invasion it comes wild and unexpected!!!
...Our boys cannot be only partyanimals...
The degrees become part of them...Serious and studios Italian angels...
Ludwig&Alioschka with their Finnish exams...

Tuesday, November 07, 2006

There are no words...Saddam resists...

to Glove or not to Glove?!?...this is the question...


...Mauro seems really worried about his glove...
Maybe a premonition?

Snow...and Landscapes






Some of the best pics of the travel lie here...enjoy them...

Walking in the forest of elves... or WEREWOLVES...






There are places where man have never put his devasting hand...there are place where dreams come true and souls roam free...There are places where imagination become chief and reason become slave...There are place where nobody but you can feel in peace with himself...enjoy...

These are some of the crazy effects Finland have on me and some of my friends!!!